La Mobile Experience 2020 degli italiani al tempo del CoronaVirus

Di Tom Luke, Vice President, Tutela Technologies

 

 

Quest’anno ha rappresentato un importante banco di prova per gli operatori di rete mobile. Proviamo a pensare a quanto sono aumentate le richieste di servizi dovute al lockdown. Per prima cosa, si è registrata la partenza (o la crescita laddove già esistenti) dei servizi di consegna di qualsiasi bene a domicilio gestiti tramite app mobile. Non solo: le imprese di telecomunicazioni quest’anno hanno affrontato numerose problematiche per far fronte a un improvviso mutamento che ha dato origine a nuove e urgenti esigenze. Ad esempio, la necessità di implementare massivamente la didattica a distanza ha innalzato il livello di traffico dei dati rispetto ai tipici valori medi giornalieri. Lo stesso termine di paragone può essere fatto nell’ambito dello smartworking, dove, anche in questo caso si è generato un significativo aumento del traffico sulla rete mobile, con conseguente aumento delle richieste di maggiore traffico dati in ambito domestico, laddove non era presente una connessione fissa.

In pochi mesi, il Covid ha cambiato notevolmente l’utilizzo dei dati mobili. Tutto ciò offre una fotografia più o meno chiara di come potrebbe essere il 2021 e di come in un tempo relativamente breve sia già cambiata la percezione del mobile da parte degli utenti. I risultati del nostro Mobile Experience Report 2020 danno una chiara idea di quanto questo mercato è e sarà sempre più competitivo e di quanto sia ampio il margine di miglioramento della customer experience. Tuttavia, nonostante il ritmo dell’innovazione e del miglioramento della qualità dei servizi offerti, l’Italia ha ancora un po’ di lavoro da fare per tenere il passo e arrivare al livello di alcune delle sue controparti europee. Nell’ultima edizione del Global Mobile Experience Report di Tutela, l’Italia è stata classificata al 35° posto per l’Excellent Consistent Quality.

 

 

Sempre secondo il Mobile Experience Report 2020, Vodafone ha offerto costantemente la migliore esperienza mobile ai propri clienti in Italia, con la più alta Excellent Consistent Quality del Paese, indicando che, nel 78,9% dei test effettuati nelle Common Coverage Area, la connessione degli utenti è stata sufficiente per applicazioni gravose, come lo streaming video 1080p, il mobile gaming in tempo reale e le videochiamate in HD. Vodafone ha anche ottenuto il più alto Core Consistent Quality in Italia, con il 93,8% delle connessioni sufficienti per lo streaming video SD, la condivisione di social media e la navigazione sul web.

 

 

Contemporaneamente TIM e Wind Tre sono risultate a pari merito per la più alta velocità mediana di download a 21,6 Mbps, mentre TIM ha raggiunto anche la migliore velocità mediana di upload del paese a 10,6 Mbps. TIM ha vinto anche nella nuova categoria di copertura del segnale, dove ha dimostrato di garantire non solo la migliore copertura 4G/5G ma anche la migliore copertura totale del paese rispetto agli altri provider.

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Per questo report, Tutela ha considerato due valori chiave per confrontare al meglio l’esperienza che l’utente ha con gli operatori: Consistent Quality e Common Coverage Area. La Consistent Quality è un insieme di metriche che Tutela ha sviluppato e che valuta oggettivamente, ed esprime quanto le reti di connessione consentono di fare agli utenti sul loro smartphone e di quanto le reti siano affidabili in termini di continuità.

 

 

Le Common Coverage Area prende in esame le zone del paese in cui tutti gli operatori nazionali offrono il loro servizio, sia sulla propria rete che attraverso un accordo di roaming nazionale. La comparazione delle prestazioni all’interno delle Common Coverage Area garantisce il confronto dell’esperienza degli utenti nei luoghi in cui le reti sono in concorrenza tra loro e garantisce che gli operatori con una copertura più diversificata non vengano penalizzati. In questo rapporto, tutte le metriche di performance sono tratte da test condotti solo nelle Common Coverage Area.

 

 

Per quanto riguarda il 5G, sebbene il 2020 abbia registrato un imprevisto rallentamento nello sviluppo, nei grandi centri urbani italiani le installazioni delle prime reti sono comunque proseguite. Le previsioni per il prossimo anno sono quelle di un’accelerazione nella costruzione di nuove reti, che ora possono contare già su un centinaio di antenne in città come Milano e Genova. L’obiettivo sarà arrivare a una copertura del segnale 5G rendendolo disponibile in 120 città. Un altro importante fattore che va tenuto in grande considerazione riguarda l’approccio che alcuni operatori telefonici hanno adottato quest’anno. In previsione dello sviluppo delle reti 5G, alcuni operatori hanno predisposto i loro piani d’azione avviando collaborazioni con i produttori di apparecchi di telefonia mobile. Questo aspetto, fa luce sul momento di grande fermento che il mercato sta vivendo e di come tutti i player si stanno muovendo, interpretando al meglio tutti i segnali e le esperienze acquisite durante questo 2020.

 

Tutto ha avuto inizio nel 2018 con l’assegnazione delle nuove frequenze 5G di 3700 MHz e 26 Ghz, e al cambio di destinazione della frequenza televisiva di 700 MHz, che è il processo finale che si concluderà nel luglio del 2022.

 

 

Il percorso è ancora lungo e non privo di ostacoli, gli operatori dovranno compiere ancora numerosi sforzi per rendere la comunicazione sempre più fluida, e con valori di latenza sempre più ristretti. L’epoca che stiamo vivendo, d’altronde, richiede servizi sempre più veloci, smart, e dai costi contenuti, fattori che gli operatori hanno ben presenti. Quello che infatti emerge dal Mobile Experience Report è l’alto livello di competitività fra i player e questo ci ha molto colpito.

Per il 2021 c’è da aspettarsi quindi un ulteriore miglioramento delle prestazioni della rete mobile, sia per le richieste degli utenti, che quest’anno hanno visto un cambiamento pressoché radicale delle loro abitudini quotidiane, sia per un futuro sempre più connesso e denso di funzionalità come la domotica, l’automazione e l’aumento delle attività commerciali online.

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