Continua a soffrire la distribuzione europea di semiconduttori nel terzo trimestre 2020

DMASS segnala una riduzione, rispetto allo stesso periodo del 2019, del -12,1% dei ricavi in questo comparto in Europa, con l’impatto del COVID-19 che resta forte ma con la recessione che rallenta lievemente rispetto al periodo precedente.

Il trimestre estivo sembra mostrare un allentamento della  pressione sulle attività della distribuzione europea di semiconduttori nel terzo trimestre del 2020. Secondo DMASS, organizzazione indipendente non-profit, le vendite nella distribuzione europea di semiconduttori sono scese in Europa del 12,1% a 1,85 miliardi di euro, rispetto al calo del 20,7% nel secondo trimestre

Dichiara Georg Steinberger, presidente di DMASS: “Con la seconda ondata della pandemia da COVID-19 che si sta diffondendo in Europa e in molti altri paesi, risulta difficile interpretare i numeri del Q3, così come è ancora più difficile fare previsioni per il quarto trimestre  di quest’anno e per il 2021. Dal nostro punto di vista, prima della seconda ondata, sembrava che il calo del -12,1% fosse un dato accettabile, in considerazione del fatto che rispetto al secondo trimestre i ricavi sono effettivamente cresciuti, con un leggero miglioramento su tutta la linea e una situazione delle prenotazioni positiva. Speriamo ora che l’attuale ondata non influenzi l’industria high-tech come nel caso della prima ondata, nella primavera del 2020“.

A livello nazionale o regionale, il terzo trimestre ha visto scenari molto viversi, con variazioni dal + 17% al -30%. Tra i paesi più grandi, la Germania è rimasta in media con una perdita del 13,5 % equivalente e vendite per 534 milioni di euro. L’Italia è scesa del  16,7% a quota 141 milioni di euro, la Francia del 16,9% a quota 109 milioni di euro. Il Regno Unito ha subito una riduzione ancora più forte con un calo del 27,4% con vendite a quota 116 milioni di euro. L’Europa orientale è diminuita dell’11,8% con vendite per 334 milioni di euro mentre i paesi nordici hanno fatto segnare un calo del 24% a quota 139 milioni di euro. Tra i “vincitori” il Benelux con +6,1% a quota 67 milioni di euro e Israele con un  +17% e vendite di 78 milioni di euro. Un andamento positivo hanno fatto segnare Irlanda, Svizzera e Turchia.

Prosegue Georg Steinberger: “Rispetto al secondo trimestre, ci sono state nel complesso notizie più positive del previsto, anche a  livello di singolo paese, tuttavia la tendenza generale nella maggior parte dei mercati principali è ancora preoccupante, in particolare nel Regno Unito e nei paesi nordici, sebbene le ragioni potrebbero essere completamente diverse.

Dal punto di vista dei prodotti, pochi sono quelli che sono riusciti a crescere, il resto oscilla tra il -3,6% e il -31%. Tra i principali gruppi di prodotto, Other Logic, MOS Micro e Opto hanno ottenuto le prestazioni migliori, con un calo ad una cifra mentre le memorie, la logica programmabile e la logica standard hanno sofferto di più. In dettaglio, il settore Analog è diminuito dell’11,6% a quota 548 milioni di euro, MOS Micro dell’8,4% a 382 milioni di euro, Power Discrete del 13,3% a 208 milioni di euro, Opto del 9,3% a 173 milioni di euro, Memorie del 21,7% a 154 milioni, Other Logic del 6,8% a 109 milioni di euro, logica programmabile del 20,3% a 107 milioni di euro e Discreti (escluso alimentazione) del 13,9% a 94 milioni di euro. Solamente i sensori sono cresciuti, dello 0,4% a quota 53 milioni di euro.

Conclude Georg Steinberger: “È quasi impossibile leggere una tendenza in questo trimestre. Su base annuale, possiamo sostenere che alcune aree come MCU, Opto, Altra logica o Sensori sono meno colpite, mentre Memorie, Logica standard, Discreti, Potenza e Analogico hanno subito in pieno l’impatto COVID-19.”

Il 2020 sarà un anno di significativo calo (a doppia cifra) per la distribuzione, e poiché la pandemia è tutt’altro che finita, ulteriori effetti potrebbero verificarsi nei prossimi trimestri. Sebbene la speranza di ripresa sia grande per il 2021, potrebbe volerci un po’  prima che inizi. Si spera che alcuni sviluppi politici (le elezioni americane) possano aiutare il commercio globale ed europeo a riprendere velocità, e che, nel frattempo, la pandemia ritorni sotto controllo”.

 

 

 

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