Qualcomm: trimestrale da record con prospettive per il futuro sempre più rosee

Quanti continuano a parlare di una possibile bolla speculativa dei mercati azionari degli Stati Uniti, con particolare riferimento a quello dell’ hi-tech, sono stati ancora una volta smentiti dai risultati di una delle più grandi e innovative società quotate al Nasdaq: ci riferiamo a Qualcomm, che ha comunicato il 4 novembre i risultati del quarto trimestre fiscale (chiuso al 27 di settembre) con numeri da record, sia per quanto riguarda il fatturato che gli utili: soldi veri (e tanti!) che finiranno nelle tasche degli azionisti, piccoli e grandi di questa società. Remunerazioni che scaturiscono da vendite reali, in questo caso di centinaia di milioni di smartphone il cui “cuore”, in moltissimi casi, è rappresentato dai processori RF e AI di Qualcomm.

E con la prospettiva di incrementare utili e guadagni nei prossimi trimestri, per effetto di un mercato da tutti considerato in forte espansione (trainato principalmente dal 5G), con la possibilità che Qualcomm apra un altro fronte, quello della convergenza tra mobile e cloud, come ha lasciato intendere il CEO della società Steve Mollenkopf durante la presentazione dei risultati della società. Risultati che sono frutto di una puntuale strategia industriale, con massicci investimenti in R&D e con una politica commerciale che ha visto la fine del contenzioso con Apple e nuovi accordi di licenza nell’ambito delle infrastrutture 5G con Huawei, che hanno fruttato a Qualcomm 1,8 miliardi nel trimestre preso in considerazione. Altra nota positiva per le ambizioni future di Qualcomm (questo lo prevediamo noi) è il probabile cambio di inquilino alla Casa Bianca, con il nuovo Presidente democratico che sicuramente allenterà i dazi e le restrizioni nei confronti della Cina, paese che rappresenta il più grande mercato mondiale per l’industria dei semiconduttori con 300 miliardi all’anno di importazioni, in gran parte chip statunitensi o prodotti su licenza USA. Naturalmente continua lo sforzo della società anche nei settori automotive e IoT (in forte crescita anche questo), nonostante il fallito tentativo di acquisizione di NXP dell’anno scorso.

Entrando nel merito dei risultati finanziari, il trimestre ha fatto registrare vendite per 8,3 miliardi di dollari con un incremento del 73%, un dato ben al di sopra delle aspettative degli analisti; anche l’utile è schizzato a 1,45 dollari per azione, superiore alla stima di 1,17 dollari.

Per quanto riguarda le vendite, il dato di questo trimestre risulta fuori scala a causa delle entrate straordinarie per le vendite di royalties a Huawei per 1,8 miliardi di dollari; tuttavia, anche senza questo contributo, si tratta pur sempre di un incremento del 34%. E nel raffronto anno su anno, gli incrementi percentuali sono a due cifre su tutti i fronti.

Nel trimestre preso in esame, Qualcomm ha remunerato gli azionisti con 734 milioni di dividendi mentre nell’anno fiscale 2020 la remunerazione complessiva ha raggiunto 2,882 miliardi di dividendi a cui vanno aggiunti 2,450 miliardi in riacquisto di azioni proprie, per un totale di 5,332 miliardi di dollari.

Entrando nel merito dei vari segmenti di mercato, notiamo come la parte del leone è ancora data dalla voce handsets (processori per smartphone e IP relative), a quota 3,001 miliardi nel trimestre e 10,461 miliardi nell’anno 2020.

Uno dei principali fattori di questo incremento è la forte richiesta di processori 5G, sostenuta anche dai nuovi accordi con Apple. Considerando che la ripresa della collaborazione tra i due colossi dell’hi-tech è appena ripartita e non ha ancora avuto ricadute significative sui primi tre trimestri, le prospettive per il 2021 appaiono più che incoraggianti. Ciò anche alla luce dei nuovi prodotti che tra breve Qualcomm lancerà su mercato, in particolare dei processori Snapdragon 865+ e Snapdragon 870 e della nuova tecnologia a 5 nm che verrà utilizzata per i processori di punta.

Qualcomm ha venduto nel quarto trimestre 162 milioni di processori per dispositive 5G ed ha ricavato 1,51 miliardi dalla vendita di licenze e brevetti.

I nostri investimenti nel 5G stanno dando i loro frutti e stanno spingendo il nostro business di prodotti e licenze“, ha dichiarato il CEO di Qualcomm.

Un forte impulso ha avuto anche il mercato dei dispositivi per radiofrequenza, anch’esso legato alla tecnologia 5G, con vendite annue di quasi 2,4 miliardi di dollari, in aumento del 60% rispetto al 2019 e con ottime prospettive di espansione anche in ambito automotive, con vetture sempre più connesse e con lo sviluppo delle infrastrutture wireless per il controllo del traffico.

Ma la vera novità per il futuro è la convergenza tra il mercato mobile e l’infrastruttura cloud come ha dichiarato agli analisti  Steve Mollenkopf: “Stiamo anche lavorando per posizionare Qualcomm in un mercato che va oltre gli smartphone. Stiamo osservando una significativa transizione del mercato che si verifica quando il cloud converge con 5G e AI, posizionando il 5G come la prossima evoluzione di Internet. Questa nuova architettura all’avanguardia investe direttamente i nostri punti di forza in termini di bassa potenza, elaborazione ad alte prestazioni e connettività, dove la nostra leadership nel creare innovative soluzioni wireless può creare nuove opportunità di crescita… Proprio questo mese, 3GPP ha completato la nuova versione radio 5G Rel. 16, lo standard “full” 5G, che espanderà notevolmente la portata del 5G verso nuovi servizi, spettri e implementazioni. E Qualcomm è già in grado di fornire la tecnologia chiave fatta di affidabilità, bassa latenza, risparmio energetico ed elevata precisione, necessaria in applicazioni mission-critical come l’IoT industriale.”

Il riferimento è ovviamente alla sempre più spinta virtualizzazione delle reti wireless, con la convergenza tra l’infrastruttura e i servizi digitali, e il coinvolgimento sempre più stretto di cloud ed edge.

Il connubio fra 5G e cloud tramite tecnologia Virtual Radio Access Network (vRAN) promette infatti di cambiare alla radice il business del mobile abbattendo i costi e aprendo nuovi servizi in ottica 5G.

Anche i prodotti e le soluzioni per IoT (Bluetooth, Wi-Fi, GNSS, NFC, sicurezza) hanno vista una significativa crescita con il record trimestrale di vendite di 926 milioni, per un totale annuo di 2,728 miliardi di dollari.

L’unico mercato rimasto al palo è quello automotive, maggiormente influenzato dalla pandemia in corso e dalle restrizioni agli spostamenti. Nel quarto trimestre, tuttavia, le vendite sono schizzate a 188 milioni di dollari, dato che ha portato le vendite nell’anno 2020 a quota 644 milioni di dollari, contro i 640 del 2019.

A questo proposito, Cristiano Amon, Presidente di Qualcomm, ha dichiarato: “L’industria automobilistica in questo periodo è stata fortemente influenzata dalla pandemia in corso. Noi siamo sempre più concentrati sulla telematica per l’auto connessa e sulla trasformazione digitale del cockpit che include anche  l’infotainment, nonché sui sistemi per l’intrattenimento nei sedili posteriori, per gli specchietti intelligenti e sulla connettività WiFi e Bluetooth.”

Per quanto riguarda il prossimo trimestre (Q1-FY21), Qualcomm prevede vendite comprese tra 7,8 e 8,6 miliardi, con un dividendo per azione (GAAP) compreso tra 1,67 e 1,87 dollari; le vendite di dispositivi hardware (QCT, Qualcomm CDMA Technologies) sono previste a quota 6,2 – 6,8 miliardi, quelle per royalties (QTL, Qualcomm Technology Licensing) tra 1,6 e 1,8 miliardi di dollari.

Dopo la diffusione della trimestrale, la quotazione delle azioni Qualcomm è passata da 128 a 145 dollari circa con un incremento del 14%,  portando la capitalizzazione di borsa della società ad oltre 160 miliardi di dollari, valore che ha raggiunto quello di Intel.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Menu