In che modo i dati IoT consentono decisioni sull’utilizzo di Smart Office e Postazioni di Lavoro

Il settore immobiliare per i datori di lavoro è il secondo costo operativo più elevato dopo gli stipendi. Allo stesso tempo, la forza lavoro si sta rapidamente trasformando grazie alla filosofia aziendale del lavoro “sempre e ovunque”. Nonostante queste realtà, poco è cambiato nel modo in cui vengono utilizzati gli spazi ufficio. Di conseguenza, gli spazi ufficio, pur molto costosi, nella realtà non vengono utilizzati appieno. Peggio ancora, senza dati adeguati a supporto, i gestori delle strutture spesso richiedono un budget aggiuntivo per affittare ancora più spazio a causa della convinzione che siano a corto di spazio nelle loro strutture esistenti.

Le ricerche condotte dalla società globale di servizi immobiliari CBRE mostrano anche che i millennial considerano l’esperienza lavorativa complessiva come un fattore determinante nell’accettare un posto di lavoro. I Millennial considerano il loro ufficio non solo un luogo di lavoro, ma anche una comunità in cui possono impegnarsi.

In breve, diversi sono i fattori che stanno contribuendo al passaggio verso un ambiente di lavoro più basato sulle attività:

  • L’aumento di una forza lavoro mobile e/o remota
  • La condivisione flessibile del concetto stesso di scrivania per ridurre le spese operative
  • La crescente accettazione di spazi di ufficio condivisi per migliorare la collaborazione
  • Le aspettative dei millennial per un ambiente di lavoro moderno e digitale

Fino a poco tempo fa, il compito di garantire la disponibilità degli spazi monitorando l’utilizzo di scrivanie e sale riunioni era una importante sfida logistica per molti dei team di gestione delle strutture e degli immobili. L’avvento della nuova connettività wireless a basso consumo e dei discreti sensori di occupazione GDPR-compliant stanno sostituendo le ingombranti tattiche manuali per risolvere questo problema.

Come i dati IoT possono essere di aiuto

OpenSensors, un fornitore leader di sistemi di gestione degli edifici di nuova generazione, ha abbracciato questa tendenza e offre ai gestori di strutture moderne strumenti per consentire decisioni più informate basate su dati tangibili. Una delle considerazioni principali e necessarie per un sistema di smart building sta nel come trasmettere in modo affidabile segnali dai sensori ai gateway, e quindi alla piattaforma basata su cloud. Tecnologie come Bluetooth e Wi-Fi hanno avuto una storia travagliata fatta di problemi di frequenze e propagazione all’interno degli edifici. Per questo motivo, i sensori che sfruttano i dispositivi LoRa di Semtech e il protocollo LoRaWAN sono risultati la soluzione ideale in quanto:

  • Offrono capacità di rilevamento a basso consumo e a lungo raggio di copertura
  • Sono facili da installare (piccoli sensori wireless da 1,5 pollici)
  • Offrono una durata della batteria molto estesa (fino a 10 anni con una singola carica)
  • Si basano su uno standard aperto, con comprovata affidabilità della sicurezza

Nel caso delle sale riunioni, molti studi dimostrano che il tasso di utilizzo medio di una sala riunioni è pari al 60 percento della capacità. Nel 30 percento dei casi alla prenotazione di uno di questi ambienti non segue un suo effettivo utilizzato.

Per quanto riguarda le scrivanie, le aziende classificano la propria forza lavoro come “anchored”, “semi-agile” o “agile”. Alla forza lavoro anchored è attribuita in media un livello di occupazione di almeno l’80 percento delle scrivanie, le semi-agile in media dal 50 all’80 percento, mentre la forza lavoro completamente agile si assesta in media al di sotto del 50 percento. Ognuno di questi scenari determina rapporti completamente differenti tra persona e scrivania, compresi tra 1:1 e 1:2. Possiamo bene immaginare quali risparmi possano essere realizzati sui costi!
Con la piattaforma OpenSensors, tutti i dati vengono analizzati e resi disponibili su un pannello di controllo  accessibile dall’utente.

 

Imponenti risparmi potenziali sui costi  

Volendo fare un esempio, se un’azienda ha 100 dipendenti con 100 postazioni/scrivanie il cui utilizzo medio è pari al 50 percento, l’azienda può apportare miglioramenti per aumentare la percentuale di occupazione delle 50 scrivanie che non sono costantemente in uso. Migliorare l’occupazione anche solo del 10 percento avrebbe un impatto significativo. Ad un costo medio di 15.000$ per postazione di lavoro, come è stato rilevato nella Silicon Valley, la riallocazione di 10 scrivanie fisse, in una strategia di condivisione con scrivanie flessibili o con una politica di prenotazione delle stesse, genererebbe un risparmio di 150.000$  all’anno.

A cura di Byron BeMiller, Director of Smart Building Applications, Wireless and Sensing Products Group, Semtech Corporation

 

 

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