Knightscope: la sicurezza pubblica del futuro con i robot autonomi

I moduli di potenza ad alta densità di Vicor consentono reti di sorveglianza fine che sfruttano l’intelligenza artificiale per scoraggiare il crimine

L’idea di una polizia automatizzata ha inizio anni fa, come un concetto derivato dalla fantascienza, ma oggi Knightscope, Inc. lo ha reso reale e di grande impatto sulle comunità locali.

 

Lanciata nel 2013, Knightscope Inc, una società di servizi tecnologici per la sicurezza pubblica, è stata la prima al mondo ad implementare ASR (autonomous security robot) mobile e completamente autonomi in spazi pubblici come centri commerciali, parcheggi e parchi di quartiere. La visione Knightscope era trovare un mezzo più efficace per scoraggiare il crimine riducendo al minimo i rischi per le forze dell’ordine.

Capacità superiori di sorveglianza ASR

Gli ASR sono attrezzati per eseguire la scansione alla ricerca di minacce, consentendo alle aziende di ridurre il livello di violenza sui posti di lavoro, per esempio riconoscendo dipendenti che siano stati licenziati o coloro che abbiano ricevuto avvisi di violazione di domicilio. Gli ASR forniscono anche sicurezza nei parcheggi utilizzando il monitoraggio delle eccezioni per identificare le targhe delle auto che non appartengono e quindi non possono accedere a quel sito.

Con la loro funzione audio, gli ASR forniscono una comunicazione bidirezionale, consentendo ai robot di agire come un sistema di diffusione sonora con capacità di trasmissione ai passeggeri. Ciò consente loro di relazionarsi e comunicare con i responsabili per ridurre le situazioni ostili.

L’efficienza energetica è fondamentale per gli ASR


L’intenso livello di elaborazione, comunicazione e rilevamento pone un enorme onere sulle power delivery network degli ASR. Devono essere compatte e al contempo avere un’elevata efficienza. Poiché gli ASR non hanno un flusso d’aria o una ventilazione, Knightscope è andato a caccia di una soluzione di raffreddamento a conduzione pura che potesse utilizzare l’involucro in alluminio come fosse un dissipatore di calore. L’azienda ha adottato un modulo convertitore DC-DC Vicor (DCM3623) perché il suo esclusivo packaging ChiP™ era ingegnerizzato termicamente e molto piccolo. La densità di potenza del DCM ha anche contribuito all’instradamento dei collegamenti e dell’assemblaggio dei cavi e ha aumentato l’efficienza, le prestazioni e l’autonomia della batteria.

Dal punto di vista elettrico, il robot ha richiesto l’isolamento da tutte le diverse tensioni di alimentazione. Poiché ci sono così tanti sensori con diverse firme EMI, il Vicor DCM™ ha contribuito a ridurre al minimo le interferenze EMI e di rumore.

“Più siamo in grado di ridurre il carico sulla batteria, più tempo di utilizzo avremo a disposizione”, ha dichiarato Stacey Stephens, Co-Founder and Chief Client Officer di Knightscope. “Quindi, il consumo è, e sempre sarà, un argomento da tenere in considerazione. E, in definitiva, tutto questo ci aiuterà a raggiungere la nostra visione per l’azienda, ovvero che quando un architetto si siede per pianificare uno sviluppo commerciale o uno spazio ad uso misto, noi facciamo parte della lista di controllo della sicurezza, insieme ai rilevatori di fumo e ai sistemi antincendio.

 

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