Produzione in serie del drone modulare portaoggetti Tundra di Hexadrone

Il 30 aprile, Hexadrone ha lanciato Tundra, il suo primo drone di serie, modulare, robusto e multifunzionale, che sarà fabbricato su scala industriale presso uno stabilimento attualmente in costruzione in Francia. Tundra utilizza le soluzioni di connettività ultra robuste e miniaturizzate Fischer UltiMate™ e Fischer MiniMax™, in grado di resistere alle condizioni ostili che il drone può dover affrontare durante il suo funzionamento.

Tundra in volo

Frutto di uno sviluppo durato oltre tre anni, Tundra è il primo drone multirotore modulare francese. Progettato nei laboratori di Hexadrone in Alta Loira in una logica di open innovation, nel 2018 questo drone portaoggetti collaborativo si è aggiudicato, nella sua versione beta, il prestigioso premio Red Dot Design Award. Lanciato il 30 aprile 2021 nella sua versione di serie, Tundra è un aeromobile a pilotaggio remoto (veicolo UAV) unico, multifunzione, modulare al 100%, ideato e costruito come un hub di sviluppo per gli integratori. Il corpo è dotato di numerose interfacce che permettono di integrare accessori, sensori e altri moduli già disponibili sul mercato, o di svilupparne di nuovi. In tal modo, Tundra non soltanto offre la possibilità di personalizzare le funzionalità e adattarsi alle rapide evoluzioni dello stato dell’arte, ma permette anche di combattere l’obsolescenza. I bracci del drone sono interscambiabili e facilmente smontabili. L’utente può
scegliere fra tre differenti tipi, in funzione dei diversi scenari e missioni di volo pianificati. I bracci più resistenti consentono a Tundra di trasportare un carico utile fino a 4 kg per un volo della durata di 30 minuti, che è un’ottima performance nel mondo dei droni multirotori. La produzione in serie di Tundra, resa possibile grazie alla costruzione attualmente in corso di uno
stabilimento industriale a Saint Ferréol d’Auroure in Alta Loira, è la conseguenza logica dello sviluppo di questo drone, che soddisfa le esigenze del mercato analizzate da Alexandre Labesse, Presidente e fondatore di Hexadrone: “Con questo dispositivo portaoggetti multifunzione e modulare, ai nostri clienti si aprono infinite possibilità per i loro progetti collaborativi, insieme alla prospettiva di ridurre i propri costi di sviluppo per adeguare il drone alle nuove esigenze degli utenti e alle evoluzioni tecnologiche del mercato. Al giorno d’oggi, questo non è possibile con la maggior parte dei droni, che sono concepiti per un solo tipo di utilizzo e che diventano in fretta obsoleti per via dei progressi tecnologici, estremamente rapidi. Per combattere l’obsolescenza, noi abbiamo puntato sulla capacità di adattamento e sulla sostenibilità.” La sostenibilità di Tundra è garantita dal design robusto che ne permette l’uso intensivo sul campo. Il drone è impermeabile e può affrontare condizioni ostili. Inoltre, è facile da trasportare e assemblare sul campo, poiché i carrelli di atterraggio e i bracci possono essere montati in meno di un minuto.

Due tipi di connettori robusti e miniaturizzati per un uso intensivo e duraturo

Per soddisfare i requisiti tecnici del drone in termini di modularità, affidabilità, durabilità, robustezza e facilità di impiego, Hexadrone ha scelto le soluzioni di connettività push-pull ad alto rendimento e ultra robuste di Fischer Connectors. Tundra è dotato di un connettore USB 2.0 Fischer UltiMateTM potenziato, a tenuta stagna e affidabile in tutte le circostanze. Le interfacce standard consentono di integrare moduli esterni connessi, ad esempio, mediante connettori e cablaggi Fischer MiniMaxTM, che ottimizzano la miniaturizzazione ad alta densità dell’elettronica integrata, come un companion computer, un modulo di archiviazione, una chiave di sicurezza, o anche un lidar, di cui può essere dotato Tundra per talune missioni aeree di telerilevamento laser.

L’interfacciaFischer UltiMateTM Series sul corpo di Tundra

 

Tundra con il Mapper di Yellowscan dotato di tre connettori della gamma Fischer MiniMaxTM Serie

Guy Lacroix, Direttore di Fischer Connectors Francia, è entusiasta della collaborazione tecnologica portata avanti durante l’intero processo di sviluppo di questo drone potenziato: “Sosteniamo le innovazioni di Tundra sin dal principio. I nostri esperti sono profondamente soddisfatti di aver potuto affiancare il progetto con le adeguate soluzioni di connettività fino alla produzione in serie. Poiché la connettività è il fulcro di questo UAV potenziato, le soluzioni ad alto rendimento che proponiamo in questa offerta modulare soddisfano appieno tutta la gamma dei requisiti tecnici degli integratori, in termini di robustezza e affidabilità, miniaturizzazione, impermeabilità (con un grado di protezione IP68) e trasmissione dei dati”.

Il modulo d’interfaccia standard può essere adattato con connessioni Fischer MiniMaxTM

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