Conclusa con successo la prima missione umana della navicella Dragon di SpaceX

 

Con il rientro nel Golfo del Messico della navicella spaziale Dragon, avvenuto ieri, si è conclusa con successo la prima missione umana che ha visto protagonista SpaceX e i suoi mezzi, la prima missione del genere effettuata da una impresa privata, pur con la supervisione della NASA.

Partita il 30 luglio, la storica missione denominata Demo-2, ha portato gli astronauti collaudatori Robert Behnken e Douglas Hurley a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) agganciata con precisione due giorni dopo. E ancora una volta sia il razzo vettore che le due carenature che proteggono il payload sono state recuperate: il razzo è atterrato in maniera autonoma sulla piattaforma Of course I still love you mentre le carenature sono finite nelle reti di due speciali navi.

Dopo una permanenza nella ISS di più di un mese, gli astronauti e la navicella Dragon sono rientrati sulla Terra, ammarando nel Golfo del Messico.

Col successo di questa missione, gli Stati Uniti sono nuovamente in grado di portare in orbita propri astronauti, capacità venuta meno col pensionamento dello Space Shuttle. In questi nove anni gli USA hanno dovuto affidarsi alle Soyuz russe per poter raggiungere la ISS.

Il successo di questa missione sperimentale (non a caso denominata Demo-2), apre la strada alle prime missioni operative in programma per fine settembre (Crew-1) e per l’inizio dl 2021 (Crew-2). Nel frattempo, battendo ogni record, SpaceX ha messo in orbita un satellite militare della Corea del Sud utilizzando lo stesso vettore impiegato per la missione Demo-2 appena conclusa.

www.spacex.com

 

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