Non ci sono prodotti a carrello.
DMASS registra un -16% nel fatturato dei semiconduttori nel quarto trimestre del 2019 mentre l’anno nel suo complesso si chiude con un -4,4%.
La scarsa domanda che si era già manifestata nella seconda metà del 2019 si è materializzata nel quarto trimestre dell’anno con un forte calo delle vendite di semiconduttori da parte della distribuzione europea. Secondo DMASS Ltd., le vendite nel mercato europeo della distribuzione di semiconduttori sono diminuite del 16% a 1,95 miliardi di euro. Il 2019 si è concluso con un calo relativamente moderato del 4,4% e 8,88 miliardi di euro. I dati si riferiscono ad una copertura di mercato della distribuzione di semiconduttori pari all’80-85% del totale.
Georg Steinberger, presidente di DMASS ha dichiarato: “Il livello di rallentamento nel quarto trimestre è solo una reazione al basso livello di ordini nei trimestri precedenti. E senza gli spostamenti all’interno dei mercati TAM (Total Available Market) e DTAM (Distribution TAM) il mercato della distribuzione sarebbe stato piatto, il che è positivo, considerando che il mercato complessivo dei componenti (OEM e produttori conto terzi) ha sofferto di più. Con i grandi effetti macroeconomici negativi che si sperava sarebbero terminati nel primo trimestre 2020, avremmo sperato un rapido ritorno alla crescita, una speranza che l’epidemia in Cina sta rendendo irrealizzabile. L’importanza della Cina per la catena di fornitura globale dell’elettronica è fondamentale e le ramificazioni sono quasi inevitabili.”
A livello di paesi e regione, la recessione ha sostanzialmente attraversato tutti i confini, salvo alcuni paesi più piccoli dell’Europa orientale. Tra i principali paesi, solo il Regno Unito è diminuito di meno del 10% nel quarto trimestre. Nel corso dell’anno la situazione è stata più equilibrata. Su base annua, la Germania è diminuita del 6,9% a 2,57 miliardi di euro, l’Italia del 9,3% a 747 milioni di euro, il Regno Unito (senza Irlanda) è cresciuto dello 0,7% a 612 milioni di euro, la Francia è scesa del 7,2% a 591 milioni di euro, i paesi nordici sono calati del 2,7% a 795 milioni di euro e l’Europa orientale è cresciuta dell’1,75% a 1,54 miliardi di euro.
Georg Steinberger: “Nel contesto dell’intero 2019 tutte le tendenze si sono confermate: l’Europa orientale continua il suo slancio mentre la produzione conto terzi, il Nord, il Centro e il Sud rimangono in attesa. E come affermato in precedenza, il Regno Unito sembra non essere influenzato dalla Brexit.”
Dal punto di vista dei prodotti, nel quarto trimestre la flessione ha interessato tutti i gruppi di prodotti con più o meno forza; ciò non sorprende poiché la mancanza di domanda ha coinvolto allo stesso modo tutti i segmenti del settore e la distribuzione è coinvolta ovunque, con l’intero portafoglio. Su base annua, i Discreti hanno fatto segnare un calo del 9,3% a 490 milioni di Euro mentre Power è cresciuto dello 0,4% a 993 milioni di Euro: in ribasso tutti gli altri, Opto del 5,5% a 802 milioni di Euro, Analogico del 4,2% a 2,6 Miliardi di euro, memorie del 3,8% a 803 milioni di euro, MOS Micro del 7% a 1,75 miliardi di euro e Logica programmabile del 6,6% a 577 milioni di euro. L’unico grande gruppo di prodotti che è cresciuto è stato Other Logic (ASSP, ASIC ecc.), del 9% a 511 milioni di euro.
Georg Steinberger: “Dal punto di vista del prodotto, le notevoli eccezioni alla crisi sono state Power e Other Logic, entrambe bisognose di supporto tecnico e ingegneristico, il che conferma la capacità della distribuzione di rispondere a domande complesse, meglio di quanto comunemente creduto.”
Per quanto riguarda il 2020, Steinberger mantiene il suo cauto ottimismo: “Anche se nessuno ha considerato ancora gli effetti sul mercato, sicuramente l’epidemia in Cina avrà qualche effetto sulla catena di approvvigionamento in questo e nel prossimo trimestre. Tuttavia le opportunità di innovazione e quindi il business dei componenti sono ancora portentose per gli anni a venire.”