Come sostenere l’edge computing attraverso la definizione di modelli standard per il deployment delle infrastrutture Edge

Il mercato dei data center, originariamente orientato verso il computing centralizzato, oggi si sta muovendo verso l’edge computing. Quest’ultimo si riferisce all’elaborazione e all’archiviazione che si trovano tra data center centralizzati e utenti finali, dispositivi o fonti di dati. I vantaggi dell’edge computing sono molteplici, permette di sostituirsi al cloud e ai data center centrali riducendo la latenza e il costoso trasferimento di grandi volumi di dati su lunghe distanze. D’altro canto, l’edge computing è anche un fattore trainante per l’adozione del cloud. Un sito Edge può fungere da area di raggruppamento per i dati che alla fine vengono inviati al cloud per l’elaborazione, l’archiviazione o l’analisi a lungo termine. Negli ultimi due anni, l’adozione dell’edge computing è aumentata significativamente, di pari passo con la continua crescita del cloud. Secondo una recente indagine condotta da STL Partners, il 49% delle aziende sta considerando attivamente l’edge computing e si stima che il numero totale di siti Edge crescerà del 226% entro il 2025. Tuttavia, per adottare questa modalità di calcolo, le infrastrutture fisiche devono essere progettate e implementate correttamente. Per questo motivo cresce l’esigenza di modelli infrastrutturali in grado di standardizzare design e apparati al fine di aumentarne l’efficienza riducendo i tempi e costi di implementazione.

Scegliere la giusta infrastruttura fisica è ancora più importante quando si tratta di Edge, dato che molte implementazioni si trovano in luoghi in cui sono necessari un supporto e una protezione aggiuntivi. Questi fattori creano difficoltà per il 49% delle aziende che considerano l’implementazione dell’edge computing. Esse devono prendere decisioni su come utilizzare al meglio l’infrastruttura esistente e dove investire oggi per sostenere le esigenze di domani. Per questo motivo Vertiv ha sviluppato un framework innovativo per categorizzare l’infrastruttura Edge in modelli specifici al fine di aiutare le organizzazioni a prendere decisioni pratiche sull’implementazione dell’infrastruttura fisica e dell’elaborazione a livello di Edge.

Il recente report “Archetipi Edge 2.0” parte dalla categorizzazione dei casi d’uso Edge individuati nella ricerca condotta e pubblicata da Vertiv nel 2018, e fa compiere a tali archetipi un ulteriore passo verso la definizione di quattro modelli di infrastruttura Edge distinti, grazie ad una valutazione più dettagliata e pratica delle esigenze di edge computing di diversi settori. Questa operazione avviene attraverso fattori quali: posizione e ambiente esterno, numero di rack, requisiti di alimentazione e disponibilità, localizzazione del sito, infrastruttura passiva, provider e numero di siti da implementare.

I quattro modelli di infrastruttura Edge individuati sono:

· Device Edge: l’elaborazione dei dati avviene sui dispositivi stessi, siano essi device stand-alone o integrati in architetture più ampie, come nel caso dei semafori intelligenti o dei sistemi di videosorveglianza.

· Micro Edge: si tratta di una soluzione stand-alone di dimensioni ridotte, che può variare da uno o due server fino a quattro rack. Potrebbe essere implementata all’interno di una organizzazione per creare piccoli data center distribuiti o presso un sito di telecomunicazioni per connettere processi e applicazioni che risiedono negli armadi di rete.

· Distributed Edge Data Center: possono trovarsi all’interno di un data center on-premise (che può essere un data center aziendale preesistente, una network room o una nuova struttura indipendente), oppure risiedere presso un co-locator. I data center Edge distribuiti sono già diffusi nei siti produttivi, nelle strutture sanitarie, nelle smart city e nelle reti di telecomunicazione.

· Regional Edge Data Center: sono strutture distanti dal data center principale, realizzate appositamente per ospitare una infrastruttura di elaborazione dati. Condivide molte funzionalità tipiche dei data center hyperscale, ad esempio in termini di condizionamento e sicurezza, per cui garantisce elevati livelli di affidabilità. Questo modello è ampiamente diffuso nel mondo del Retail e funge da sito intermedio per l’elaborazione dei dati.

Per concludere, il modello di infrastruttura Edge definito in questo report, realizzato in collaborazione con la società di analisi STL Partners, può aiutare le aziende a navigare nella gamma di soluzioni Edge disponibili e fornire indicazioni sulle scelte di infrastruttura appropriate e l’adozione dei quattro modelli consente di velocizzare l’implementazione di questi siti, accelerando il processo di go-to-market di prodotti e servizi.

Il report “Archetipi Edge 2.0” è disponibile gratuitamente su Vertiv.com/EdgeArchetypes-IT.

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